Definizioni utili

Definizioni utili e termini generalmente utilizzati nell'ambito dell'Open Data


  • API (Application Programming Interface)

Interfaccia per la programmazione di applicazioni, che permette l’interazione tra diversi programmi per standardizzare la trasmissione di dati e lo scambio di istruzioni tra programmi altrimenti molto diversi tra loro.

  • API first

Strategia di sviluppo e realizzazione di servizi e applicazioni che prevede la creazione di un'API prima di realizzare un'applicazione o una pagina web. In altre parole, la definizione dei canali di erogazione del servizio è logicamente e cronologicamente successiva allo sviluppo dell'API.

  • API privata

API presente in un API store, la cui descrizione è visibile solo ad una certa tipologia di utenza abilitata. Per usare l'API è necessaria una richiesta di sottoscrizione fatta da una certa utenza.

  • API pubblica

API descritta pubblicamente in un API store. Per usare l'API può essere necessaria una richiesta di sottoscrizione, che può essere inviata da una certa tipologia di utenza o da chiunque si identifichi, a meno che non sia ad uso libero non autenticato.

  • App (o App mobile)

Applicazione dedicata a dispositivi di tipo mobile, quali smartphone o tablet. Si differenzia dalle tradizionali applicazioni per la concezione che racchiude in sé, caratterizzata da una semplificazione ed eliminazione del superfluo, al fine di ottenere maggiore leggerezza, essenzialità, velocità ed usabilità rispetto ai computer.

  • Applicazione (application ed anche applicazione software o applicazione IT)

Specifica istanza di uno o più moduli software dispiegati ed in esercizio per supportare una o più funzioni di business, quali:

  • Capacità organizzativa stabile (capability): fornisce ad un’organizzazione una o più capacità di fare cose, ciascuna delle quali può essere suddivisa in sotto-capacità;

  • Classe (in senso informatico): specifica categoria di oggetti descritta attraverso uno o più attributi caratteristici;

  • Funzione di business (business function): insieme di responsabilità ed operazioni svolte da un'organizzazione, o da una classe di utenti, che richiede l'uso di una o più applicazioni;

  • Istanza (in senso informatico): concretizzazione unica e specifica di una classe generica di oggetti;

  • Modulo software (software module): specifica istanza di prodotti software opportunamente installati e configurati, che girano su una specifica istanza hardware;

  • Prodotto software (software product): specifica versione di un programma per l’elaboratore (es. "Microsoft Access 97" o un prodotto sviluppato su apposite specifiche dettate dal committente).

  • Attributo

In riferimento all’identità digitale dell’utente, è un’informazione elementare ed attestabile attraverso un servizio applicativo, ai fini dell'erogazione di un servizio in rete.

  • Base di conoscenza

Insieme di dataset riferiti ad uno o più domini di conoscenza.

  • Business case

Il quadro di esigenze contenuto nel "business case" serve a documentare la giustificazione per l'esecuzione di un progetto in base ai costi stimati rispetto ai benefici previsti, considerando eventuali rischi e le tempistiche necessarie. Il documento “business case” individua, sulla base dei dati disponibili, gli obiettivi generali da perseguire attraverso la realizzazione dell'intervento, i fabbisogni, le specifiche esigenze qualitative e quantitative anche in relazione alla specifica tipologia di utenza destinataria [derivata da Prince2].

  • Business intelligence

Insieme dei processi per raccogliere dati ed analizzare informazioni strategiche a scopo decisionale, la tecnologia utilizzata per implementare questi processi, oppure, l'insieme di informazioni ottenute come risultato di questi processi.

  • Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD)

Testo unico con norme riguardanti l’informatizzazione della PA nei rapporti con cittadini e imprese, al fine di diffondere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale (d.lgs. n.82/2005).

  • Catalogo di dati

Collezione curata di metadati riferiti ad un set di dati.

  • Cloud first

Principio secondo il quale, salvo comprovate ragioni tecniche/economiche, i software delle PA devono essere disegnati per essere utilizzati sul cloud della PA.

  • Dataset (o set di dati)

Collezione di dati che riguardano una stessa organizzazione, ovvero, pubblicati e curati da un singolo agente e disponibili per l'accesso o il download in uno o più formati.

  • Digital first (o digital by default o digitale per definizione)

Strategia per la quale un'organizzazione distribuisce un servizio o un prodotto direttamente in modalità digitale e online, anziché in modalità tradizionale. In ambito PA, implica che i servizi siano erogati principalmente in via digitale. Tale approccio permette di raggiungere due risultati: favorire l’acculturazione digitale e la diffusione di competenze informatiche presso i cittadini e dare impulso alla modernizzazione e semplificazione della PA attraverso la reingegnerizzazione e dematerializzazione dei propri processi interni.

  • Divario digitale (o digital divide)

Divario tra le persone (o porzioni di popolazione) che hanno accesso a strumenti di comunicazione, informazione, elaborazione digitale al passo con i tempi, e quelle che ne sono prive per ragioni culturali, economiche, infrastrutturali.

  • Divario digitale culturale (o knowledge divide)

Divario tra le persone rispetto al possesso o meno delle competenze digitale all'inclusione nel mondo digitale.

  • Identità digitale

Rappresentazione informatica della corrispondenza tra un utente e i suoi attributi identificativi, verificata attraverso l'insieme dei dati raccolti e registrati in forma digitale [da CAD].

  • Information and Communication Technologies (ICT)

Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ovvero l'insieme dell'informatica e dei servizi di telecomunicazioni/connettività.

  • Information Technologies (IT)
    Tecnologie dell'informazione, ovvero, l'informatica.

  • Innovazione sociale (social innovation)

Processi sociali, creativi e produttivi portati avanti da organizzazioni della società, cittadinanza attiva, progetti di ricerca, comunità online, ed imprenditoria classica o sociale, capaci di generare soluzioni innovative alle sfide sociali ed ambientali emergenti anche attraverso le nuove opportunità del digitale.

  • Interoperabilità

Capacità di un sistema informativo con interfacce pubbliche e aperte di interagire in maniera automatica con altri sistemi informativi per lo scambio di informazioni e l'erogazione di servizi [da CAD].

  • Cooperazione applicativa: parte del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici dei soggetti partecipanti, per garantire l'integrazione dei metadati, delle informazioni, dei processi e procedimenti amministrativi; a volte il termine è usato come sinonimo di interoperabilità tra PA;

  • Livelli (o layer) di interoperabilità EIF (European Interoperability Framework): il quadro europeo prevede interoperabilità a vari livelli: interoperabilità legale (tra paesi EU); organizzativa; semantica; tecnica (v. "interoperabilità e cooperazione applicativa")

  • Licenza d’uso

Definisce condizioni e modalità di riutilizzo del patrimonio informativo, indicando scopo e finalità del permesso, la natura del soggetto utilizzato al riutilizzo del dato e le attività consentite.

  • Linee guida attuative del CAD (anche dette linee guida AgID)

Regole tecniche e di indirizzo per l'attuazione del CAD; sono vincolanti per le pubbliche amministrazioni quelle previste dallo stesso CAD e adottate secondo il procedimento di cui all'art.71 del d.lgs. n.82/2005.

  • Linked data e Linked Open Data (LOD)

I Linked Open Data (LOD) sono dati aperti collegati tra loro tramite dei semplici link aggiunti nei metadati. I LOD sono accessibili tramite un protocollo http ed un Uniform Resource Identifier (URL), ovvero, un codice identificativo web univoco, nonché attraverso interrogazioni semantiche. Spesso una medesima categoria di dati potrebbe essere presente in più portali web e avere solo lievi differenze, ad esempio, i dati sull’afflusso turistico a Milano potrebbero essere contenuti sia sul portale ISTAT, sia su quello di Regione Lombardia, anche se con lievi divergenze numeriche, dovute al metodo di censimento utilizzato: perciò si ricorre alla creazione di una “rete” di dataset tra loro collegate (“linked”).

  • Master data (o master data management)

Insieme di processi e tecnologie per definire, uniformare e gestire set di dati presi a riferimento da una o più organizzazioni (ad es. le anagrafiche degli utenti o delle imprese). Il master data agisce come unico punto di pubblicazione e condivisione di questi set di dati, garantendo l'aggiornamento e/o la coerenza di tali set di dati in tutte le banche dati che si coordinano con il master data.

  • Metadato

Informazione che descrive in modo strutturato un dataset in formato aperto. Si tratta di un elemento fondamentale per la riusabilità ed applicabilità dei dati: la funzione principale di un sistema di metadati è garantire la ricerca, localizzazione, selezione, interoperabilità, disponibilità ed accesso dei dati. Un esempio è la scheda del catalogo di una biblioteca, la quale contiene informazioni circa il contenuto e la posizione di un libro.

  • Mobile first

Approccio che imposta l'erogazione di un servizio digitale a partire dal canale mobile (app e/o sito web), per poi estendere l'offerta tramite sito web adatto alla navigazione desktop.

  • Ontologia

Specifica formale ed esplicita di rappresentazione (concettualizzazione) condivisa di un dominio di conoscenza, definita sulla base di requisiti specifici. Le PA italiane possono fare riferimento alle ontologie OntoPiA sviluppate da AgID.

  • Open Government (o amministrazione aperta)

Modello di governance a livello centrale o locale, basata su strumenti e tecnologie che consentono alle Amministrazioni di essere "aperte" e "trasparenti" nei confronti degli stakeholder, ripensando i processi decisionali ed operativi in un'ottica di partecipazione e collaborazione con essi.

  • Piattaforma

Sistema informatico che eroga servizi abilitanti a favore di altre applicazioni o servizi digitali, oppure che permettono di implementare e/o configurare degli applicativi.

  • Portfolio, Programme and Project Office (in breve P3O)

Struttura di supporto decisionale per un uso efficace ed efficiente delle risorse, per la gestione del portafoglio di programmi e progetti, per il coordinamento di processi di cambiamento complessi e per mantenere l'allineamento di programmi e progetti alla strategia complessiva dell'organizzazione o di più organizzazioni.

  • Profilatura dell’utente

Processo per la definizione di uno o più profili personali nel sistema informatico di gestione delle identità digitali o in un servizio in rete

  • Profilo dell’utente

Insieme di attributi associati ad un utente per un’erogazione dei servizi in rete personalizzata e per la definizione dei diritti dell'utente.

  • Riutilizzo

Uso di dati di cui è titolare una PA o altro organismo di diritto pubblico da parte di altre persone a fini commerciali o non commerciali, anche diversi dall’obiettivo con cui sono stati creati e resi disponibili.

  • Shapefile (ESRI)

Formato vettoriale standard impiegato nei Sistemi Informativi Geografici (GIS) che descrive a livello spaziale gli oggetti

  • Smart city (o città intelligente)

Processo continuo di miglioramento e coordinamento dei servizi pubblici e privati, anche attraverso il digitale, in un agglomerato urbano di grande e media dimensione che affronta congiuntamente tematiche riferibili alle sfide sociali emergenti.

  • Titolare del dato (o titolare della banca dati)

Pubblica amministrazione, o altro soggetto pubblico o privato, che ha originariamente formato il dato per uso proprio o che lo ha commissionato ad altro soggetto pubblico o privato.

  • User-centered design

Indagare, attraverso attività di user research (come i web analytics o la realizzazione di interviste e focus group) in che modo l'utente utilizza il sistema, e fare in modo che tutte le funzionalità, di un servizio o applicazione, siano disegnate intorno alle sue esigenze e modelli mentali, consentendogli di ottenere facilmente e rapidamente ciò di cui ha bisogno, senza passaggi inutili e con istruzioni comprensibili.

  • Utente

Cittadino, impresa, professionista o PA che fruisce di un servizio.

  • WebApp

Tipo di app che consiste un collegamento ad un'applicazione remota accessibile via Internet tramite un'interfaccia utente, residente o meno nel dispositivo mobile.